Le turbine idrauliche utilizzano l’energia potenziale posseduta da una massa d’acqua tra un dislivello esistente tra le due sezioni, a monte e a valle. La trasformazione da energia potenziale in energia meccanica dell’acqua avviene per mezzo di turbine, messe in rotazione dalla massa di acqua che transita al loro interno. La potenza meccanica all’asse della turbina può essere impiegata direttamente per compiere lavoro (come nel caso dei mulini dei nostri antenati) oppure per produrre energia elettrica collegando l’asse della turbina, tramite opportuni riduttori, ad un alternatore. Esistono possibilità di impiego della risorsa idroelettrica su piccola scala (2-3kW).

In questo caso la turbina, che è il componente principale di un impianto, può alloggiare direttamente nel corso d'acqua, mentre per gli impianti di dimensioni più grosse ( > 20 kW) si utilizzano apposite opere civili come canali di adduzione, vasche di carico, condotta forzata ecc., che prelevano parte dell'acqua dalla corrente del corso e dopo che ha attraversato la turbina viene restituita al corso d'acqua in un punto più a valle.

l vantaggio dal punto di vista operativo di questi microimpianti è la facilità nella gestione dovuta all’introduzione di telecontrollo e telecomando, in un’ottica di risparmio della gestione che si limita alla sola manutenzione ordinaria e straordinaria.

La Restag fornisce ed installa impianti microidraulici di potenza nominale inferiore a 20 kW ( impianti destinati al solo autoconsumo; non sono considerate officine elettriche e conseguentemente non hanno diritto alla vendita dell’energia prodotta ; non esiste imposizione fiscale ai sensi della L. 133/99; non è infatti necessaria denuncia all’U.T.F. (Ufficio Tecnico di Finanza) in quanto non considerate officine elettriche) ed impianti microidraulici di potenza nominale superiore da 20 kW a 100 kW (impianti in grado di autoconsumare l’energia prodotta, tutta o in parte, ma anche di venderne le eccedenze. Sono considerati Officine Elettriche e quindi è richiesta denuncia all’U.T.F., con la conseguente imposizione fiscale; gli incentivi sono relativi al prezzo di vendita dell’energia e a sussidi in conto esercizio come per esempio i certificati verdi, previsti dal decreto Bersani, e i certificati Recs, sistema volontario di certificazione a livello europeo )