Il Biogas è una miscela di vari tipi di gas (per la maggior parte metano, dal 50 al 80%, che è combustibile) prodotta dalla fermentazione batterica in assenza di ossigeno dei rifiuti organici (liquami zootecnici, vegetali in decomposizione ecc.). Con tecnologie dedicate (biodigestori) è possibile estrarre grandi quantità di biogas dalle sostanze di partenza e trasformarle in energia elettrica e termica attraverso impianti di cogenerazione.

Gli impianti biogas offerti dalla Restag vengono realizzati in cooperazione con produttori primari di pluriennale esperienza. Gli impianti possono partire già da una taglia minima di 25 kWe con gruppi di cogenerazione (energia elettrica e termica) ad alta efficienza. La tecnologia è la stessa dei grandi impianti a biogas da parecchi MW, ma la loro piccola taglia li rende adatti a:

- Piccole aziende agricole (200 capi + 10 ha di terreno per coltivazione biomassa per un impianto da 100 kW);

- Caseifici;

- Agriturismi;

Le dimensioni d’ingombro di un impianto del genere sono estremamente ridotte (circa 200 mq) e non ci sono emissioni e/o cattivi odori. Le procedure autorizzative sono estremamente semplificate ed, in ogni caso, assolte dalla Restag :

- fino a 50 kW basta la semplice comunicazione;

- da 50 kW fino a 1MW: PAS (Procedura Abilitativa Semplificata) di competenza comunale.

 

L’accesso alle tariffe incentivanti (DM 06/07/2012) avviene direttamente senza iscrizione al registro e la tariffa è di 0,236 €/kWh per una durata di 20 anni. Considerando un’operatività di 8000 h/anno, per un impianto da 100 kW si ha un premio annuo pari a 188.000 € per la sola energia elettrica prodotta. L’energia termica (calore) può essere invece impiegata per riscaldare l’abitazione, l’acqua per i sanitari, stalle, piscine, essiccatoi, etc., generando così un ulteriore risparmio dei costi per il riscaldamento. Questo, unitamente alle ridotte richieste in termini di manutenzione (1-2 interventi all’anno) per mantenersi in efficienza, fa si che il ritorno dell’investimento sia di circa 5 anni.

 

Questi piccoli impianti sono facilmente finanziabili presso gli istituti di credito (banche, banche cooperative, finanziarie, etc.) Ciò li rende facilmente realizzabili e alla portata di tutti coloro che hanno disponibilità di reflui zootecnici e/o terreno da destinare a coltivazione di biomassa. Ma i benefici non si fermano qui. Questa tipologia di impianti permette infatti di riciclare quasi totalmente gli scarti agroalimentari e i reflui zootecnici che diventano una risorsa ed una fonte di guadagno . Alla fine del processo di generazione del biogas, infatti, il digestato viene separato in solido e liquido. La parte liquida può essere riutilizzata nell’irrigazione, mentre la parte solida diventa un ottimo fertilizzante con azoto in forma ammoniacale (pertanto a bassissimo tenore di nitrati) che non genera cattivi odori, a differenza del concime tradizionale, e che può costituire un’altra fonte di reddito economico, risparmiando sull’acquisto di concimi.